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12/09/11 Non sono stati tagliati gli insegnanti di sostegno

In questo articolo viene riportato l'intervento del ministro a Mattino 5, pubblicata da Il Fatto Quotidiano.

Nessun taglio agli insegnanti di sostegno?


Sicuramente ha una sua rilevanza ma, quando si parla di disabilità, associare questa ai numeri significa essere lontani dall'assolvere l'impegno che lo Stato italiano si è dato. Non si tratta infatti di cifre, ma di "come" viene data risposta ai bisogni di OGNI alunno con disabilità. In tal caso i numeri potrebbero decisamente variare: per eccesso o per difetto. Resta il fatto oggettvo che in molti (troppi) casi questi bisogni non beneficiano della qualità e del rapporto necessario.



Bisogna sottolineare un dato fondamentale: attivare risorse che non vanno a rispondere ai bisogni degli alunni, equivale ad uno spreco, perché 5 ore di sostegno alla settimana (per fare un esempio) non sono (generalmente) sufficienti per favorire l'integrazione di un alunno promuovendone la dimensione socio-culturale e potenziando gli apprendimenti ... in questo caso si tratta di "5 ore" settimanali sprecate!!!

Ecco un altro motivo a supporto dell'importanza di "dare secondo le effettive necessità": indicazione, del resto, contenuta nella normativa vigente!!!

 

Gelmini: “Il governo non ha tagliato sugli insegnanti di sostegno”

”Dire che questo governo ha tagliato gli insegnanti di sostegno è una bugia così come un’altra falsità è la presunta riduzione del tempo pieno”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, intervenendo in studio a “Mattino 5”. Per il ministro spesso le “opinioni si sostituiscono ai numeri”, ma in realtà quest’anno gli insegnanti di sostegno a scuola “sono 94mila, il picco più alto mai raggiunto nella scuola italiana. E’ un fatto importante perché l’attenzione alla disabilità è un altro punto qualificante della scuola”.



Gelmini ha assicurato che “non è stato modificato il rapporto di un insegnante ogni due studenti e sono stati aggiunti rispetto all’anno scorso almeno 3.500 insegnanti di sostegno in più”. Poi, ha concluso, “ci sono casi in cui un insegnante di sostegno ... (prosegue: clicca qui).

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Pubblicato il 12 settembre 2011

Data: 
13/09/2011 - 08:27
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