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Dalla quarta di copertina:
"Il riconoscimento scientifico del vivere l'educazione attraverso la corporeità ed il movimneto ha aperto nuovi orizzonti di studio e fertili opportunità di connessione culturale tra il mondo delle neuroscienze e quello della pedagogia.
Le ultime ricerche nel campo delle neuroscienzze e le innovazioni relative ai meccanismi neurobiologici della nostra mente, graz
ie ai quali l'essere umano si relaziona con l'ambiente, rappresentano oggigiorno una necessaria conoscenza della quale la didattica non può più fare a meno.
Molte scelte metodologiche dei docenti sono frutto di un ricco patrimonio culturale ed esperienziale, ma devono anche fare i conti con leggi biologiche della ntaura che governano, nel bene e nel male, i principi cardini comuni a tutti, dai quali la soggettività del fenomeno della vita ne trae chiarimenti e giustificazioni.
Nell'ambito della concezione alta della corporeità, grazie all'embodied cognition, ai mirror neurons e al mindfulness, il docente può, con discrezione ed interesse, affacciarsi ad un mondo neuro scientifico che innesta i suoi sviluppi capillari nella didattica in generale, nella pedagogia clinica e nell'educazione alle emozioni,generando un ampio spazio di intermediazione euristica e culturale.
Il testo, pertanto, vuole rappresentare un primo umile, ma dignitoso, passo per accompagnare il docente - in particolare della scuola primaria - ad affrontare con consapevolezza e cognizione questa possibile sinergia disciplinare; e lo fa cercando di sollecitare la curiosità dell'educatore al quale offre, grazie ad un decalogo professionale a carattere orientativo, uno spunto di riflessione sulle possibili applicazioni delle nuove NeuroScienze dell'educazione".